Analytics, Garante e Privacy: la pubblicità online funziona ancora?

Le recenti dichiarazioni del Garante della Privacy in merito a Google Analytics hanno riacceso i riflettori su un tema molto delicato: il trattamento dei dati personali online.

La possibilità di raccogliere i dati personali degli utenti ha sempre rappresentato una grande risorsa per le attività di web marketing e online advertising. Queste informazioni, infatti, sono indispensabili per segmentare il mercato e intraprendere azioni mirate, con lo scopo di soddisfare le esigenze degli utenti.

Negli ultimi anni sempre più aziende, tra cui Google e Facebook, hanno adottato tecnologie Big Data per raccogliere grandi quantità di dati in forma digitale, a partire dai quali creare profili utente dettagliati.

Indice

A tutela di chi naviga online, l’Unione Europea ha introdotto una normativa che prevede una serie di garanzie in materia di privacy e trattamento dei dati personali.

L’entrata in vigore del GDPR, avvenuta nel 2018, ha rappresentato una prima grande sfida per tutti i gestori di siti web aziendali e per chiunque svolga attività di web marketing.

Con la continua evoluzione delle normative, la necessità di adeguarsi a regole sempre più restrittive rende i comuni mezzi di tracciamento dei dati e gli strumenti di online advertising meno efficaci.

Di fronte ad un panorama in continuo cambiamento, qual è la soluzione ottimale per guadagnare visibilità online? Ne parliamo in questo articolo!

GDPR e dati personali: di cosa si tratta?

Il GDPR (General Data Protection Regulation) è la normativa europea che si occupa di regolare il trattamento dei dati personali e la libera circolazione degli stessi.

Si definisce ‘dato personale’ qualsiasi informazione che identifichi un soggetto, quale, ad esempio, il nome, l’indirizzo e-mail, ma anche un indirizzo IP o le informazioni sui cookie.

L’obiettivo della regolamentazione UE è proteggere la privacy degli utenti web e assicurare che i loro dati vengano conservati e utilizzati in modo etico. Ciò prevede anche la possibilità per gli utenti di cancellazione dei dati.

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Google Analytics e Garante della privacy: cosa sta succedendo?

Google Analytics è un servizio di web analytics fornito da Google. Si tratta di uno strumento ampiamente utilizzato dai web master e dagli esperti di marketing, in quanto permette di monitorare e analizzare vari aspetti del traffico sulle pagine web, tra cui il comportamento degli utenti, informazioni demografiche e le fonti di traffico.

L’utilizzo di Google Analytics è generalmente legale, a patto che vengano rispettate le varie leggi e normative in materia di privacy, come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Questo fino a luglio 2022, quando il Garante della Privacy Italiano ha dichiarato illegittimo l’utilizzo di Google Universal Analytics, la  versione della piattaforma maggiormente utilizzata. Questo perché il servizio prevede il trasferimento dei dati degli utenti verso gli Stati Uniti, destinazione che non prevede i medesimi standard richiesti dalla normativa europea in termini di trattamento dei dati e privacy.

Bisogna però tenere presente l’imminente aggiornamento della piattaforma che si concluderà nel mese di luglio 2023, con il subentro di una nuova versione. Il passaggio a Google Analytics 4 (GA4) vedrà l’introduzione di nuove funzionalità ed un cambio radicale del modello e delle logiche legate alla struttura, raccolta e gestione dei dati.

Google Analytics 4 è illegale?

Al momento non vi è ancora alcuna dichiarazione ufficiale del Garante della Privacy Italiano a riguardo. L’autorità non ha ancora avuto l’occasione di esaminare la nuova versione di Google Analytics in un procedimento specifico.

Di conseguenza, ad oggi, non è possibile dire se GA4 sarà in grado di risolvere il problema, così da poter essere conforme alla normativa europea relativa al trattamento dei dati personali.

Ma allora, cosa è meglio fare?

Si tratta certamente di una situazione complessa, che è importante affrontare con la giusta consapevolezza. Nell’attesa che le autorità prendano una posizione ufficiale a riguardo, il consiglio è quello di iniziare a valutare soluzioni alternative a Google Analytics.

La nostra agenzia di comunicazione può fornirti supporto nell’affrontare questa fase di stallo: analizzando attentamente le tue esigenze, possiamo aiutarti ad individuare la soluzione più adatta!

GDPR, privacy e Cookie: gli effetti sulla raccolta dei dati

La vicenda di Google Analytics riporta l’attenzione su un tema molto importante, ossia la crescente difficoltà relativa alla raccolta e all’utilizzo dei dati degli utenti online.

Le normative legate alla privacy diventano sempre più stringenti, rendendo più complesso per chi si occupa di gestione, realizzazione siti web e web marketing analizzare il comportamento dei visitatori.

Il GDPR, infatti, influisce sulle attività di profilazione per scopi commerciali e sull’utilizzo dei cookie.

Con il termine profilazione si intende il trattamento automatizzato (raccolta ed elaborazione) dei dati personali degli utenti al fine di studiarne e prevederne il comportamento online.

I cookie, invece, sono file di testo che vengono memorizzati sul computer o sul dispositivo di un utente quando visita un sito web.

Senza scendere troppo nel dettaglio, i cookie si dividono essenzialmente in:

  • cookie tecnici, necessari per il funzionamento e l’ottimizzazione del sito web;
  • cookie di profilazione, utili a raccogliere informazioni riguardo le preferenze, i comportamenti e le scelte dei visitatori, al fine di creare un profilo dettagliato.

I cookie di profilazione sono generalmente utilizzati per azioni di marketing, così da poter fornire agli utenti contenuti personalizzati e pubblicità mirate. Si distinguono in cookie di prima parte (se gestiti dal sito web) e cookie di terze parti (se installati da piattaforme esterne, come ad esempio Google, Facebook, Twitter ecc… )

I cookie sono regolati, oltre che dal GDPR, anche dalla Cookie Law, una legge che tutela la privacy degli utenti web. Nello specifico, la normativa prevede il blocco preventivo dei cookie di profilazione fino a quando non vi sia il consenso esplicito e informato degli utenti. Inoltre, vige l’obbligo di fornire informazioni chiare e trasparenti sulle pratiche di raccolta e trattamento dei dati raccolti.

In breve, ciascun sito web deve ottenere il consenso dell’utente prima di raccogliere ed elaborare i dati personali. I visitatori, quindi, hanno diritto di scegliere se vogliono essere contattati o tracciati e come, accettando o meno i termini di privacy e la cookie policy.

Di conseguenza, gli utenti possono bloccare o eliminare i cookie in qualsiasi momento, impedendo o limitando il tracciamento dei dati.

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Privacy e digital marketing: la pubblicità online funziona ancora?

L’efficacia delle attività di web marketing si basa sulla possibilità di raccogliere, analizzare e studiare i dati raccolti dai potenziali clienti online. Di conseguenza, è evidente come le continue evoluzioni relative alla legge sulla privacy e al trattamento dei dati personali abbiano un grande impatto da questo punto di vista.

Di seguito analizziamo i principali effetti che interessano due principali ambiti del digital marketing: l’online advertising e le strategie di lead generation.

Online advertising

Ad oggi, risulta sempre più difficile acquisire dati di qualità a partire dai quali effettuare una profilazione degli utenti, così da poterli raggiungere con azioni mirate.

 

Ciò ha effetti tangibili sulle attività di online advertising. Comprendere gli interessi e le esigenze dei consumatori è fondamentale per offrire un’esperienza personalizzata e di valore, anche quando si parla di pubblicità online.

Per fare in modo che gli utenti vedano annunci selezionati sulla base dei propri interessi e preferenze durante la navigazione online, è indispensabile raccogliere e analizzare i dati relativi alle loro interazioni sul web. Solo in questo modo si ha la possibilità di mostrare il messaggio giusto, alla persona giusta, nel momento giusto.

Inoltre, la necessità di ottenere un consenso informato spesso rende praticamente impossibile raggiungere gli utenti con comunicazioni pubblicitarie.

Questo è il caso del display advertising, che riguarda l’acquisto di spazi pubblicitari a pagamento su siti web e app.
Secondo quanto previsto dal GDPR e dalla Cookie Law, le pubblicità profilate presenti su queste piattaforme sono ‘bloccate’ fino a quando l’utente non accetta i cookie di profilazione.

Questo costituisce un evidente limite all’efficacia della pubblicità online.

Lead generation

L’impatto negativo è evidente anche in riferimento alle strategie di lead generation. Con questo termine si identificano l’insieme di attività finalizzate alla creazione di un database di contatti potenzialmente interessati all’offerta aziendale, verso i quali orientare gli sforzi comunicativi. Generalmente, in questi casi i dati raccolti sono forniti attivamente dagli utenti, attraverso la compilazione di moduli e questionari.

Il GDPR impone molti limiti anche per quanto riguarda il trattamento dei dati inseriti volontariamente dagli utenti. Infatti, queste informazioni possono essere utilizzate a scopi commerciali solo se i soggetti interessati hanno espresso esplicito consenso a riguardo. Inoltre, i dati personali acquisti andrebbero conservati per lo stretto tempo necessario rispetto alla funzione per la quale sono stati rilasciati.

Questo significa che i dati raccolti non potrebbero essere utilizzati, ad esempio, per una campagna di email marketing. Inoltre, secondo la normativa, bisognerebbe procedere alla periodica cancellazione del database di potenziali clienti, vanificando così i risultati ottenuti con le attività di lead generation.

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SEO: il futuro del marketing online

In conclusione, la continua evoluzione delle normative in tema di privacy e trattamento dei dati personali rende sempre meno efficaci le attività di web marketing. In questo contesto, è importante per aziende di piccole e grandi dimensioni comprendere come orientare al meglio i propri investimenti.

In un periodo storico in cui è sempre più difficile raggiungere i consumatori con strumenti pubblicitari, è fondamentale essere presenti e preparati nel momento in cui sono loro a cercare i nostri prodotti e servizi.

Ecco perché la SEO rappresenta il presente ed il futuro del marketing online.

La Search Engine Optimization comprende l’insieme di attività volte ad ottimizzare le pagine di un sito web con l’obiettivo di incrementare il posizionamento sui motori di ricerca e aumentare la visibilità.

Rivolgersi ad una web agency per avere supporto nel processo di ottimizzazione del tuo sito web aziendale è il miglior modo per promuovere la tua attività.

  • Aiuta a guadagnare maggiore visibilità
    Un sito web adeguatamente ottimizzato ha maggiori possibilità di raggiungere un buon posizionamento sui motori di ricerca.
    Apparire in prima pagina su Google significa accrescere notevolmente la visibilità della tua azienda e raggiungere un pubblico estremamente ampio.
  • Permette di intercettare nuovi utenti appartenenti al target di riferimento
    Effettuare un lavoro di ottimizzazione in ottica SEO sulle pagine del tuo sito web ti permetterà di intercettare potenziali clienti interessati alla tua offerta.
    Individuando le corrette parole chiave associate ad uno specifico intento di ricerca, infatti, avrai la possibilità di comparire tra i risultati suggeriti di Google quando gli utenti cercano informazioni dettagliate riguardo il tuo settore di attività.
  • Influisce positivamente sull’immagine aziendale
    Non scordarti che il sito web aziendale rappresenta il biglietto da visita della tua attività e contribuisce a definire la percezione che il pubblico ha di te. Di conseguenza, investire risorse per migliorare le prestazioni del tuo spazio online e creare contenuti di valore ti permetterà di fornire un’esperienza di qualità agli utenti, con conseguenti effetti positivi sulla tua immagine.
    Inoltre, apparire tra i primi risultati di ricerca su Google contribuisce ad incrementare la tua reputazione e credibilità.
  • Aiuta a fidelizzare i consumatori
    Il sito web è anche un importante canale di comunicazione per parlare della tua azienda e gestire la relazione con i potenziali clienti. In particolare, inserire contenuti freschi, originali e adeguatamente ottimizzati ti aiuterà a coinvolgere l’utente e spingerlo a lasciare i propri dati.

Articolo aggiornato al 07/03/2023